L’approvazione della norma "salva-Milano", per la quale il consenso trasversale registrato nel passaggio alla Camera non è detto che trovi conferma al Senato, è invece attesa con ansia negli studi di diritto amministrativo di tutta Italia. Il perché è presto detto. Con la nuova disposizione nel testo approvato da un ramo del Parlamento infatti, che si auto-qualifica come di interpretazione autentica di disposizioni previgenti, viene smontato il presupposto delle inchieste avviate dalla magistratura milanese (già sfociate in sequestri confermati dai giudici delle indagini preliminari) sulla prassi di autorizzare con pratiche edilizie semplificate, senza piani urbanistici attuativi e senza il pagamento di oneri, la sostituzione di fabbricati preesistenti, anche di ridotte dimensioni, con grattacieli di molti piani e con conseguenti incrementi…